1953 Elezioni politiche
Dopo 5 anni si rivota, il 7 giugno 1953 sono 30.272.236 gli italiani chiamati alle urne vota il 93,84%, percentuali di altri tempi, al netto di 1.318.778 schede nulle o bianche, per la Camera i voti validi sono 27.087.791, non votano gli abitanti di Trieste, non ancora riconsegnata alla sovranità nazionale.
Pochi mesi prima il 5 marzo, era morto Stalin, quindi questa volta l’ombra del dittatore sovietico non incombe sulle elezioni italiane come nel 1948.
Le elezioni del 1948 avevano consegnato la maggioranza assoluta alla Democrazia Cristiana, nel corso dei cinque anni si erano succeduti 3 governi De Gasperi:
V° Governo De Gasperi (23.05.1948 – 14.01.1950) DC-PSLI-PRI-PRI
VI° Governo De Gasperi (27.01.1950 – 19.07.1951) DC-PSLI-PRI
VII° Governo De Gasperi (26.07.1951 – 07.07.1953) DC-PRI
Pochi mesi prima delle elezioni, il 31 marzo 1953, viene approvata la Legge n. 148, che passerà alla storia come “legge truffa” , come venne prontamente ribattezzata dalle opposizioni di sinistra, questa legge, proposta dal Ministro degli Interni, Mario Scelba, prevedeva un premio di maggioranza,pari al 65% dei seggi, per partito o la coalizione che per la Camera avesse ottenuto più del 50% dei voti. E’ palese che l’unico schieramento che poteva superare questa soglia era quello centrista, formato da Democrazia Cristiana, Partito Liberale, Partito Repubblicano, Partito Socialista Democratico (ex Unità Socialista e poi PSLI) e liste locali Sudtiroler Volkspartei e Partito Sardo d’Azione che, passato dalla sinistra al centro, in questa occasione presentò alcune liste anche al di fuori della Sardegna.
Anche tra le file della maggioranza si levarono molte manifestazioni di dissenso che portarono addirittura alla costituzione di nuove formazioni politiche.
Naturalmente il tema della legge truffa sarà centrale in tutta la campagna elettorale.
La legge rimase senza effetto (venne abrogata l’anno successivo) perché la coalizione centrista arrivò solo al 48,80% mancando l’obiettivo per soli 57.000 voti circa, questo anche per un calo generale dei partiti di Governo, in particolare la DC perde otto punti rispetto al 1948, passando dal 48% al 40%, si avvantaggiano di questo calo le destre, Partito Nazionale Monarchico e Movimento Sociale che ottengono ottimi risultati, in particolare al Sud e nel Lazio.
I due maggiori partiti di sinistra, PCI e PSI , si presentano separatamente, nell’insieme ottengono un risultato pari a quello del Fronte Democratico nel 1948, in alcuni collegi senatoriali presentano candidati comuni.
Infine sparisce definitivamente dalla scena L’Uomo Qualunque di Giannini (che si candiderà senza successo per la DC), nel 1948 componeva il Blocco Nazionale con il PLI.
Il quadro politico che emerge dalle elezioni rimarrà inalterato, salvo qualche fusione e qualche scissione, per i decenni a venire.
I parlamentari da eleggere sono: 590 Deputati e 237 Senatori
TABELLA RISULTATI CAMERA
ELETTI CAMERA DEI DEPUTATI
TABELLA RISULTATI SENATO ( IL DETTAGLIO DI OGNI REGIONE E’ A FONDO PAGINA)
DC – Democrazia Cristiana
Capo Politico: Alcide De Gaspari.
Si presenta con lo stesso simbolo del 1948, solo leggermente meno largo, alla Camera ottiene 10.862.073 voti pari al 40,10%, eleggendo 263 deputati , nel 1948 aveva ottenuto il 48,52 eleggendone 305.
Al Senato 40,03% e 113 eletti (il sito del Ministero ne attribuisce 112 e 39,76%,) nel 1948 il 48,11% e 131 eletti, in alcuni collegi dell’Emilia Romagna presenta candidati comuni col il PRI, eleggendo 3 senatori, uno aderirà al Gruppo DC, candidati comuni, ma senza eletti, con il PSDI in Basilicata.
Le Circoscrizioni dove ottiene migliori risultati sono Bergamo-Brescia (59,08%) e Verona-Padova-Vicenza-Rovigo (55,19%), Veneto, Trentino e Friuli, quindi il nord-est, le zone dove e più forte, vince anche questa volta nel collegio unico della Valle d’Aosta.
PCI – Partito Comunista Italiano
Capo Politico: Palmiro Togliatti.
Inserisce la sigla nel simbolo, questo logo elettorale sarà di fatto utilizzato fino alla confulenza nel PDS.
Il risultato, 4.910.077 voti pari al 20,21% lo fa diventare il secondo partito italiano, nel 1946 era il terzo, impossibili confronti con il 1948 quando partecipava con il PSI al Fronte Democratico (30,98% e 183 eletti alla Camera, 30,76% al Senato e 72 eletti)
Alla Camera ne elegge, questa volta, 143 aumentando comunque la prsenza come Gruppo, al Senato nel elegge direttamente 50, altri due arrivano da candidati collegati, lista Campidoglio nel Lazio ed Aratro in Basilicata, sempre al Senato in Abruzzo-Molise ed in Sardegna presenta candidati comuni con il PSI, ne vengono eletti 2 in Sardegna con Sardegna con due spighe e 2 in Abruzzo-Molise con Tre spighe Pace Libertà e lavoro (all’epoca faceva ancora regione unica),
altri candidati comuni vengono proposti in Emilia Romagna (Tre spighe di grano e stella 1 eletto) ed in Sicilia ( 2 eletti con Testa di Garibaldi e 1 con Chiave), come si vede non vengono utilizzati i simboli dei partiti ma immagini comuni, anche perè in molti casi i candidati erano indipendenti che poi andranno a far parte del gruppo senatoriale Democratico Indipendenti di Sinistra.
La regione che da i migliori risultati é l’Emilia-Romagna, con percentuali intorno al 36% alla Camera nelle 2 circoscrizioni e del 32,87% al Senato (con un collegio in meno).
Bene anche in Toscana con il 36,58% a Firenze-Pistoia.
PSI – Partito Socialista Italiano
Capo politico : Pietro Nenni.
Simbolo leggermente modificato nella struttura rispetto a quello del 1946 per la Costituente, i contenuti rimangono gli stessi : Sole nascente, libro aperto e sopra tutto ancora c’é la falce e martello, il PSI é il terzo partito con il 12,70% dati da 3.441.014 voti che portano 75 deputati, al Senato prende l’ 11.90% e 26 senatori, come abbiamo visto in alcune regioni e collegi presenta candidature comuni con il PCI.
Migliore circoscrizione é Mantova-Cremona, secondo partito con il 24,55%, bene anche a Perugia-Terni-Rieti con il 22,24%, bene in genere in Lombardia (17,42% al Senato) meno bene nel Sud. Il legame con il PCI é ancora molto forte, si interromperà solo nel corso della legislatura dopo i fatti di Budapest 1956.
PNM- Partito Nazionale Monarchico
Capo Politico: Alfredo Covelli.
Il simbolo, Stella e Corona senza scritte, non cambia, i risultati invece si, é indubbiamente il partito, con il MSI, che esce meglio dalla tornata elettorale, nel 1948 aveva preso il 2,78 % e 14 seggi alla Camera ed il 1,74% e 3 seggi al Senato, nel 1953 arrivano 1.854.850 pari al 6,85% e 40 seggi alla Camera ed il 6,51% e 16 seggi al Senato.
Il dato nazionale non é assolutamente omogeneo, il PNM é fortissimo nelle regioni del sud, Campania in testa, qui schiera come uomo di punta Achille Lauro, il “comandante”, armatore ed editore napoletano, a Napoli città il PNM é il secondo partito con il 26,25%, nella circoscrizione Napoli-Caserta prende il 21,46%, in quella Salerno-Benevento-Avellino il 22,21%, meno brillanti i risultati nel Nord ed in alcune regioni del Centro, si salva il Piemonte dove scatta un eletto in Alessandro Scotti, leader e deputato uscente del Partito Contadini d’Italia che in questa tornata si presenta con il PNM.
Anche 14 senatori su 16 sono tutti eletti nel Lazio ed al Sud, fanno eccezione un eletto in Piemonte ed uno in Lombardia dove basta il 3,35% per far scattare un seggio, in Abruzzo-Molise l’eletto esce dalla candidatura collegata Corona Reale e Nodo Sabaudo.
Questi risultati rimarranno unici nella storia elettorale del Partito Monarchico che nel corso della legislatura subirà la scissione della componente facente capo ad Achille Lauro che fonderà il Partito Monarchico Popolare.
MSI – Movimento Sociale Italiano
Capo Politico: Augusto De Marsanich.
Anche il MSI non cambia il simbolo rispetto al 1948 ma cambia il segretario nazionale, Augusto de Marsanich prende il posto di Giorgio Almirante, grazie anche alla scomparsa dalla scena dell’Uomo Qualunque arrivano buoni risultati, il partito passa dal 2,01% e 6 eletti del 1948 al 5,84% e 29 deputati grazie a 1.582.154 voti, anche al Senato arrivano 9 eletti grazie al 6,07%.
Nella Legislatura precedente era rappresentato solo da un senatore ma eletto in lista Indipendente, Enea Franza che diventa capogruppo. Il MSI si presenta in tutta Italia, unico oltre alla DC anche in Valle d’Aosta….. stranamente non stringe alleanze elettorali, come aveva fatto in qualche amministrativa precedente, con i monarchici e questo costa qualche senatore visto che in alcune regioni il seggio non scatta per pochissimi voti, in altre, ad esempio in Sardegna, un gruppo unitario avrebbe avuto qualche possibilità di avere un eletto.
Molto forte al centro-sud, nel Lazio arriva al 11,40% , a Roma città é il terzo partito con il 14,18%, bene anche in Sicilia dove sfiora il 12%, da segnalare l’exploit di Araldo di Crollalanza nel collegio senatoriale di Bari, l’ex ministro dei lavori pubblici di Mussolini dal 1930 al 1935, é il candidato più votato con il 26,79%, verrà sempre rieletto fino al 1983, scompare nel 1986 da senatore in carica.
PSDI – Partito Socialista Democratico Italiano
Capo Politico: Giusepper Saragat,
Nato da uno scissione dal PSI nel 1947, non cambia il simbolo ma il nome passando nel 1952 da Partito Socialista dei Lavoratori Italiani a Partito Socialista Democratico Italiani, nel 1948 si era presentato come Unità Socialista, aveva ottenuto un buon risultato, 7,07% e 33 seggi,
nel 1953 ottiene 1.222.957 voti pari al 4,51% e 19 deputati, al Senato elegge solo 4 rappresentanti (4,31%) contro il 10 del 1948, in Umbria ed in alcuni collegi di Puglia e Calabria si presenta con il PRI , in Basilicata con la DC in alcuni collegi.
Il miglior risultato arriva nella circoscrizione Belluno-Udine-Gorizia con il 8,53%, bene anche in Piemonte dove al Senato ottiene il 7,41% ed uno dei 4 eletti (gli altri tre sono in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), il calo dei voti é facilmente spiegabile con il ritorno del simbolo PSI sulla scheda elettorale..
PLI – Partito Liberale Italiano
Capo Politico: Bruno Villabruna.
Di fatto al battesimo elettorale in solitaria, visto che nel 1946 faceva parte dell’ Unione Democratica Nazionale e nel 1948 era con l’Uomo Qualunque nel Blocco Nazionale. Ottiene 815.629 voti, 3,01% e 13 eletti.
Il miglior risultato é in Piemonte dove supera il 5% e nella Circoscrizione di Catania (6,19%).
Risultati in linea con quelli del Blocco Nazionale nel 1948 (3,78% e 19 eletti di questi 15 liberali alla Camera). Per il Senato presenta liste comuni con il PRI in Liguria e non é presente in Sardegna, assente anche in alcuni collegi.
Al Senato , 2,86%, gli eletti sono 3 in Piemonte, Campania e Sicilia.
Prima delle elezioni subisce la scissione di Alleanza Democratica Nazionale.
PRI – Partito Repubblicano Italiano
Capo Politico: Oronzo Reale.
Ultimo partito nazionale ad ottenere eletti alla Camera, si salva solo per il raggiungimento del quorum nella circoscrizione Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì (6,17%) grazie alla roccaforte romagnola, ottiene 5 seggi con l’ 1,62% , per dare una idea dei 438.149 voti nazionali ben 32.796 sono della provincia di Ravenna
Niente da fare al Senato con le liste autonome ne con quella PLI-PRI in Liguria, in Emilia-Romagna si presenta solo in quattro collegi con la DC, sono tre gli eletti, di questi due sono repubblicani ed andranno a formare in Senato il gruppo Liberal-Socialista-Repubblicano. Buono solo il risultato delle Marche, 6,31%, ma senza eletto. Assente in Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli, Umbria, Basilicata, Calabria e Sardegna. Nel 1948 alla Camera 2,48% e 9 deputati, paga probabilmente il forte legame con la DC.
SVP – Sudtiroler Volkspartei
Capo Politico: Otto Guggenberg
Presente solo in Trentino Alto Adige come sempre per rappresentare la popolazione di lingua tedesca del Sud Tirolo, in quella provincia ottiene il 60.00% che vale l’elezione di tre deputati e due senatori, uno nel collegio di Bressanone con la percentuale di 83,79%.
A titolo statistico sono 122.474 i voti pari al 0,45% alla Camera.
USI – Unità Socialista Indipendente
Fondata a Milano il 28 e 29 marzo 1953 per iniziativa di Aldo Cucchi e Valdo Magnani, usciti dal PCI nel gennaio 1951 per le loro posizioni critiche sui legami tra il PCI e l’URSS. Veniva anche definita Magnacucchi in forma spregevole.
Le posizioni dei due deputati, sinteticamente, erano di non totale appiattimento nei confronti della politica stalinista, vennero duramente attaccati anche sul piano personale dall’apparato del Pci con in testa il segretario Palmiro Togliatti.
La formazione politica non ebbe molto seguito ma nonostante ciò riuscì a presentare liste in molte circoscrizioni, assente però in Lombardia, Veneto, Firenze-Pistoia, Siena-Arezzo-Grosseto e Sardegna. Con buchi così importanti l’impresa era difficilissima ed infatti non ottenne eletti, arrivarono 225.049 voti pari al 0,83% migliori risultati nel Piemonte sud (CN-AT_AL) con 1,43% e Calabria 1,40%.
Insignificante la presenza al Senato con pochissimi candidature in qualche collegio di Campania, Basilicata e Sicilia.
Nel 1957 il partito confluisce nel PSI.
Unità Popolare
Nato il 18 aprile 1953 dalla confluenza di
Movimento di Autonomia Socialista, costituita ufficialmente il 1º febbraio 1953 , su iniziativa degli ex socialdemocratici Tristano Codignola e Piero Calamandrei.
Unione di Rinascita Repubblicana costituita l’8 dicembre 1942 da un gruppo di dissidenti di sinistra del PRI guidati da Marcello Morante e Oliviero Zuccarini, in seguito aderice Ferruccio Parri
Giustizia e Libertà una formazione politica costituita il 18 gennaio 1953 dallo scrittore Carlo Cassola, riprendendo il nome del movimento di Carlo Rosselli.
Le prime due formazioni si erano opposte alla linea ufficiale dei rispettivi partiti favorevole all’adozione della nuova legge elettorale. Anche se formata da parlamentari uscenti , non riuscì ad eleggere alcun parlamentare.
Arrivano infatti solo 171.099 voti pari allo 0,63% , anche perchè é assente in tutto il sud Italia tranne la circ. di Campobasso, il miglior risultato é a Belluno-Udine-Gorizia con il 2,04% molto lontano dal quorum.
Anche al Senato presente solo al Nord (tranne Trentino e Friuli) con un 1,36% in Emilia-Romagna come miglior risultato. In Piemonte é collegata al Movimento Humana Civiltas di Adriano Olivetti presente con buoni risultati in tre collegi.
Nel 1957 confluisce nel PSI, eccetto Zuccarini che rientra nel PRI, Calamandrei era mancato nel 1956, Olivetti aderisce al movimento Comunità.
ADN – Alleanza Democratica Nazionale
Capo Politico: Epicarmo Corbino.
Un movimento politico italiano fondato il 10 marzo 1953 da un gruppo di dissidenti del PLI guidato da Epicarmo Corbino e Giuseppe Nitti, in contrasto con la posizione ufficiale del partito che sosteneva l’approvazione della nuova legge elettorale maggioritaria.
Il partito si scioglie nel 1954, la sua presenza contribuisce, insieme ad Unità Popolare, a sottrarre determinanti voti alla coalizione centrista e far mancare il superamento del 50% necessario per far scattare il premio di maggioranza del 65%.
Alla Camera ottiene 120.685 voti pari allo 0,45%, questro nonostante la presenza in tutte le circoscrizioni salvo il Trentino Alto Adige, miglior risultato a Palermo dove la lista é capeggiata dall’ex leader separatista sicliano Andrea Finocchiaro Aprile.
Al Senato non presenta in TAA, FVG, Abruzzo-Molise, Basilicata e Sardegna, ottiene 165845 voti, la differenza con la Camera é dovuta al fatto che in Campania in tre collegi (Cerreto Sannita, Napoli III e Napoli V) candidati Mario Venditti, Epicarmo Corbino e Arturo Labriola, il PCI ed il PSI non presentano candidati, ADN ottiene così in regione 67.469 voti paril al 3,50% che uniti ai 32,196 di Luigi Angrisani (lista Gallo) collegata ad AND fanno scattare un seggio nella persona di Angrisani che aderirà al gruppo Democratici Indipendenti di Sinistra, anche in questo collegio (Nocera Inferiore) non erano presenti PCI e PSI.
PsdAZ. Partito Sardo d’Azione
Capo Politico: Giovanni Battista Melis.
Nel congresso svoltosi nel 1948 dopo le elezioni l’ala di sinistra del partito, guidata da Emilio Lussu, va in minoranza. Lussu abbandona il PsdAz, per fondare il Partito Sardo d’Azione Socialista e si candiderà per il PSI venendo eletto, lo spostamento al centro dei sardisti porta ad una alleanza con la DC ed a far parte della coalizione centrista
Il partito si presenta anche in altre circoscrizioni, della Camera, Torino-Novara-Vercelli, Liguria, Milano-Pavia e Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì. Naturalmente il risultato migliore é in Sardegna ma i 24.990 voti (3,86%) ottenuti sono decisamente pochi per far scattare un seggio. Su Scala nazionale i voti sono 27.231 (0,10%), al Senato presente solo in Sardegna dove ottiene il 6,05% ma nessun eletto.
Indipendenti Sinistra – Autonomia Aosta Pace
E’ il simbolo (purtroppo non disponiamo di uno migliore) usato dalla sinistra in Valle d’Aosta, alla camera 21920 voti (42,32%) al Senato – dove era presente anche il PSDI – 16.873 pari al 36,47%
Centro Politico Italiano
La lista, che si caratterizza cone Indipendenti Cattolici, partecipa senza molto successo in alcune circoscrizioni del centro-sud ottenendo in tutto 14.493 voti pari al 0,05%., presente al Senato in un solo collegio della Calabria dove prende 1,66%.
Partito Monarchico Nazionalista d’Italia
Si presenta solo nella Circoscrizione Napoli-Caserta dove ottiene 8.089 voti pari allo 0,59%, presente anche in alcuni collegi del Senato in Campania smpre con scarsi risultati (0,24%).
Unione Monarchica Indipendente
Indicata più genericamente come Lista Monarchica sull’Archivio Elettorale del Ministero che nel simbolo inserisce anche la scritta PER IL RE, é presente solo nella circoscrizione di Lecce-Brindisi-Taranto dove ottiene 6759 voti pari al 0,97%, sempre in Puglia presenta candidati in quattro collegi senatoriali, 0,26% il totale regionale.
Unione Nazionale Democratica Impiegati Pubblici
Facile intuire a chi si rivolgeva il partito UDNIP ……. si presenta a Milano, Roma, Salerno, Bari e Catania, i risultati ottenuti sono assolutamente minimi, in tutto arrivano 6581 voti pari al lo 0,02%…. in nessun circoscrizione supera lo 0,20%…
Partito Nettista Italiano
meglio noto come Partito della Bistecca, è stato un partito di ispirazione goliardica fondato nel 1951 dall’editore fiorentino Corrado Tedeschi insieme a Ugo Cavallini, il nome deriva dal titolo della loro rivista Nuova Enigmistica Tascabile NET . Considerato un precursore dell’anti-politica o il primo partito satirico italiano il PNI prese parte elezioni promettendo di fornire quotidianamente una bistecca di carne da 450 grammi a ogni cittadino.
Il programma prometteva, inoltre, svaghi e poco lavoro, tre mesi di ferie l’anno e l’abolizione delle tasse …. chiaramente utopico e provocatorio, vale la pena riportarlo nel suo manifesto originale.
Il PNI si presentò a Milano, Firenze e Roma ottenendo 4305 voti pari al 0,016%— a Firenze, dopo queste elezioni il PNI scompare, mentre la rivista continuerà per anni a d uscire avendo come caratteristica quella di allegare un disco ai suoi numer
Partito Radical Socialista
Il Partito aveva anche un organo ufficiale La Nuova Italia Socialista che era pubblicata a Venezia. (purtroppo non disponiamo di un simbolo migliore)
Si presenta solo nelle due circoscrizioni del Veneto dove ottiene 3283 voti, percentuali da 0 virgola…..
Partiti Nazionali Federati
Monarchici, nazionalisti, nazionalsociali, la lista si proponeva di rappresentare queste forze politiche che, in realtà, avevano già le loro liste,
In effetti un simbolo simile , con richiami a simboli usati da partiti presenti in parlamento, ai giorni nostri sarebbe sicuramente bocciato.
Era una lista di disturbo? Si presenta solo nella circoscrizione di Roma dove ottiene 2895 voti pari allo 0,16%.
Movimento Socialista Cristiano
Presente solo nelle circoscrizioni di Bergamo-Brescia e Roma, ottiene in tutto 2799 pari allo 0,01%.
Movimento Femminile Italiano
1752 voti nella circoscrizione di Roma , 0,10%
Partito Popolare Trentino Tirolese
Attivo nelle provincia di Trento dal 1948 al 1982, in seguito diventa Partito Autonomista Trentino Tirolese, ancora esistente.
Di ispirazione cattolico-democratica, in genere alle politiche si presenta (come nel 1948) con il SVP, nel 1953 corre da solo prendendo solo 1714 voti (0,40%) nella circ. Trento-Bolzano.
Partito Cristiano Militante
Simbolo senza dubbio caratteristico per questa formazione che troviamo solo a Bari-Foggia dove ottiene lo 0,16% con 1473 voti.
il partito fu fondato dopo una scissione dalla Democrazia Cristiana in vista delle elezioni.
Movimento Nazionale Italiano
Si presenta solo a Napoli-Caserta dive raccoglie 1257 voti (0,09%), il simbolo, assolutamente obsoleto, ricorda quello del Fronte degli Italiani del 1948,
Partito Unitario Sociale Italiano.
Non abbiamo altre notizie su questo partito che si presenta solo nella circ. di Roma prendendo 1101 voti (0,06%) la lista era di 18 candidati, il più votato, Iginio Forti, prende 68 preferenze…..
Partito Volontà Nazionale
Sicuramente tanta buona volontà ma pochi risultati per l’unica lista presente a Torino-Novara-Vercelli, prende solo 1010 voti (0,07%), primo dei votati con 80 preferenze Enrico Villarboito
Partito Federalista Italiano
Nome completo Partito Federalista Italiano per gli Stati Uniti d’Europa e del Mondo, lunghissimo per una lista che prende solo 866 voti (0,07%) nella circ. di Verona, é l’erede del Blocco Popolare Unionista e del Movimento Unionista Italiano che alla Costituente aveva eletto un deputato.
Movimento Garibaldino Partigiani d’Italia
Sinceramente uno dei simboli più improponibili mai visti in una elezione per questo movimento che era presente (con la sola effige di Garibaldi) anche nel 1946 e nel 1948 si era limitato a depositare il simbolo. 762 voti nella Cir. Napoli-Caserta (0,03%)
Partito Esistenzialista Universale
Fondato dallo scrittore Vito Marchetto in arte Vito Da Vita , originario di Ronco d’Adige (VR), Si presentano solo in quella circoscrizione (come nel 1948), arrivano solo 716 voti (0,05%) la lista é composta da 5 candidati ed al più votato , Vito, arrivano 11 preferenze!
Partito di Unione Nazionale
Un galeone che non veleggia, solo 563 voti a Bari-Foggia (0,06%) la lista presenta 45 candidati, il capolista, Leonardo Mesto, prende 71 preferenze.
Indipendenti
SIMBOLO NON DISPONIBILE
Una lista di tre candidati presente in Basilicata, prende 530 voti (0,17%) ed é in assoluto la meno votata delle liste alla Camera.
Liste presenti solo al Senato
Partito Contadini d’Italia
Nonostante l’accordo con il Partito Nazionale Monarchico che porterà all’elezione alla Camera di Alessandro Scotti, il Partito Contadini presenta candidati in tre collegi senatoriali in Piemonte, in tutto ottiene 17.282 voti (0,80%) nel collegio di Alba prende il 7,53% , in quello di Mondovì il 6,83%
Humana Civiltas
Presente con Adriano Olivetti in tre collegi del Piemonte, collegata ad Unità Popolare, arrivano 39.912 voti (1,86%), nel collegio di Ivrea arriva al 19,84%,secondo dopo la DC.
Era espressione del Movimento Comunità
UNSIPO – Unione Nazionale Socialisti Indipendenti Progressisti Occidentali
Capo Politico e Fondatore: Attilio D’Amico.
Si presenta nel collegio 3 dell’Abruzzo-Molise, L’Aquila-Sulmona, zona di origine dell’avv. d’Amico, dove prende 1826 voti 1,96% nel collegio, 0,23 in regione.
Patria e Famiglia
Presente con Adolfo Pirozzi in tre collegi della Campania, prende 7986 voti (0,41%) con il 6,88% nel collegio Santa Maria Capua a Venere-Aversa
Si presentano inoltre diversi candidati indipendenti, anche se il fenomeno é sicuramente inferiore, anche come risultati, rispetto al 1948, rimandiamo alle tabelle regionali per il dettaglio.
TABELLE REGIONALI RISULTATI SENATO CON DETTAGLIO DI OGNI COLLEGIO
Si ringrazia Gabriele Maestri per i simboli.
Dati presi da sito Archivio Elezioni del Ministero , con qualche correzione per il Senato
I manifesti sono presi dal web.