Sotto i mille 2024 – PIEMONTE

la regione dove vive il sottoscritto e che ci ha dato molte soddisfazioni, anche per il grande numero di piccoli comuni, alcuni minuscoli ma soprattutto per la presenza di personaggi che hanno fatto la storia delle elezioni nei paesi sotto i mille abitanti, (tra questi anche l’autore degli articoli) tanto da meritare un libro a parte (il Piemonte non l’autore) , nel 2024 c’é qualcosa da dire ma forse meno del solito… va detto che in molti comuni era presente una sola lista, ma sappiamo per certo che in alcuni casi era pronta nel cassetto un lista di comodo in caso di presentazioni di liste esterne. Andiamo a vedere per singola provincia, in rigoroso ordine alfabetico.

PIEMONTE

Alessandria

Altavilla Monferrato: Lista Civica Monferrato , simbolo graficamente già visto in passato da queste parte, graficamente improponibile, raccoglie 31 voti (9,91%) ed elegge i tre della minoranza, una delle operazioni che non riusciamo ad inquadrare.

Belforte Monferrato  La sindaca uscente, si ricandida con  «Lista civica Belforte» e vince a mani basse, Contro di lei  Gabriele Pisciotto con Forza del popolo, Alessandro Figus con Concezione 2051 Belforte, se sulla prima lista non avevamo dubbi la seconda sembra una lista locale, invece FdP ottiene 49 voti pari al 16,44% e Concezione solo 26 pari al 8,72%, due seggi alla prima solo uno alla seconda, se l’operazione era imbastita per impedire l’ingresso in consiglio ad estranei non si può dire abbia avuto molto successo. Si registra, purtroppo, in questo comune il decesso prima delle elezioni di uno dei candidati della lista della sindaca, sul manifesto elettorale é macabramente sbarrato con due righi, cosa tutto sommato evitabile visto che in un comune cos’ piccolo (499 abitanti) la morte di una persona non passa inosservata.

Casalnoceto – usciamo un attivo dall’argomento principale per segnalare una chicca. In questo comune uno dei candidati ha inserito la sua foto nel simbolo, per la cronaca é finita 78,28 a 21,22… per l’altro… evidentemente l’immagine non ha avuto appeal….. voto 2 al comune che mette sul il manifesto in B/N

Castellania Coppi – solo una lista locale, nel 2019 L’Altra Italia aveva ottenuto 3 seggi ed comune di chiamava solo Castellania….

Carentino – nel 2019 una sola liste, adesso ben tre, anche se Uniti per Cambiare raccoglie solo 6 voti (3,26%) un risultato troppo basso per identificarla come lista con qualche radicamento sul territorio tra le altre due finisce 131 a 47 con la sconfitta che propone un simbolo molto semplice anche se patriotico e si chiama semplicemente Lista Civica, anche in questo caso mistero sulle scelte.

Cavatore . Nel 2019 una sola lista, nel 2014 ben quattro, quella del sindaco che vince nettamente con il 77,55%, seguono Di Cavatore Sempre Prima gli Italiani, (che ricorda un simbolo legato a CPI visto in passato) 11,56% e due seggi, Lista Cinque Petali (?) 9,52% 1 seggio e rimane fuori il Movimento Indipendenza! , 2 soli voti (1,36%) che almeno ha un significato politico ed é il primo partito nazionale che troviamo nella nostra rassegna.

Cerreto Grue anche qui segnaliamo una curiosità: i due candidati sindaco hanno lo stesso cognome: Bonadeo, vince Piero Giuseppe su Tizano per 133 a 78, certo che se un elettore dichiarava genericamente il voto per Bonadeo non si sbilanciava.

Giarole . Grazie alla presenza di una sola lista locale il Movimento Indipendenza!, che ricordiamo a livello nazionale fa capo a Gianni Alemanno, ottiene 24 pari al 6,72% e entra in consiglio con 3 eletti. Il candidato sindaco é nostra vecchia conoscenza, da sempre politicamente schierato con la Destra Radicale e già candidato in passato in elezioni simili (ma anche in competizioni più importanti).

Villadeati, tre liste, una, Tradizione e Futuro ottiene il 15,58% e tre seggi ed un altra, Insieme per Villadeati il 4,87% frutto di 15 voti. Anche in questo caso almeno una sembra estranea anche se i motivi della presenza ci sfuggono, diversi candidati sono originari della Romania.

Villarmiroglio come nel 2019 si presenta Progetto Piemonte, come Progetto Villarmiroglio, anche in questa occasione ottiene tre seggi grazie a 27 voti (125,88) migliorando il risultato di 5 anni prima, come sempre il simbolo utilizzato é molto semplice.

manifesto non disponibile

Asti

Cellarengo : ATTENZIONE AL BOTTO: il PNF, attenzione bene, malpensanti, é la sigla di Per Non Fermarsi, poco importa se a presentarlo é Carlo Gariglio, leader di Fascismo e Libertà che, nel 2019 si era visto rifiutare il simbolo del fascio (della Repubblica Romana, ovvio) e che aveva partecipato come Censurati, ottenendo il 12,63% e tre seggi, questa volta arrivano 32 voti (8,33%) ed ancora i tre della minoranza, va detto che lo stesso simbolo é stato proposto, non senza polemiche, anche a Crespina Lorenzana (PI) 5462 abitanti e quindi con firme, per la cronaca ha ottenuto 63 voti (2,39%) rimanendo fuori dal consiglio.

Biella

Bioglio – E’ in questo paese che troviamo la prima lista Bene Comune, su questo movimento non siamo ancora in grado di dire molto se non che ha presentato in tutto cinque liste, qui ottiene solo 6 voti (1,16%),. lontanissimo dal fare un seggio visto che tra le due locali finisce 263 a 247.

Borriana – Segnaliamo una lista con simbolo ufficiale Fratelli d’Italia, evidentemente con radicamento in paese visto che ottiene 177 voti pari al 37,18% ed i tre di minoranza, presente anche nel 2019, con risultato simile.

Callabiana – la seconda lista Bene Comune, la votano solo in 3 su 88 voti validi, bastano però per ottenere tre seggi: 3 voti=3 seggi, forse c’é qualcosa da rivedere nella legge elettorale dei piccoli comuni. Fantastico il simbolo della lista locale…

Dorzano Si vota per decesso sindaco (Sergio Gusulfino) morto il 30.07.2023, si candida il figlio Manuel che vince con il 66,67%, 3 seggi alla minoranza, mentre al lista evidentemente esterna Impegno Sociale, con connotazioni di destra, ottiene 1 solo voto pari allo 0,31%,

Gifflenga – E’ il paese del Ministro Gilberto Pichetto Fratin, troviamo anche qui la lista Bene Comune, ma in questo caso i locali corrono ai ripari e schierano un lista B, proprio nel senso letterale del termine: una enorme B in campo bianco, missione compiuta, 49 voti per Insieme per Gifflenga, 23 per la Lista B e solo 3 per Bene Comune, in campo i tre figli del Ministro, due nella lista principale ed una nella B dove si candida anche la consorte di un candidato della lista vincente.

Valle San Nicolao – qui le liste sono due, tutte due locali senza dubbio, tanto che finisce 229 a 229 tra la sindaca uscente e lo sfidante rendendo necessario il ballottaggio. Gli abitanti sono 881 ma votano solo in 475, pochini per una elezioni così tirata, si segnalano anche due schede contestate che magari potevano essere decisive. Al ballottaggio vince la sindaca uscente, Marika Cerrone 227 a 217, quindi con meno voti rispetto al primo turno…

Villanova Biellese una seconda lista con chiaro riferimento al centrodestra e nostalgico simbolo ispirato a quello del PDL, ottiene 16 voti (18,39%) e tre seggi

manifesto non disponibile

Zimone : anche qui una lista simile (cambia solo il nome del comune) a quella di Villanova, il centrodestra prende 37 voti (16,09%), ancora la lista Bene Comune (5 voti – 2,17%) fuori dal consiglio, vince Sviluppo per Zimone, come nel 2019 quando era lista unica, il candidato si chiama Piergiorgio Givonetti ed in lista troviamo Daniela (Di Ermanno) Givonetti e Daniela (Di Luciano) Givonetti, meno male che i padri avevano nomi di battesimo diversi (fratelli?) altrimenti….

Cuneo

Albaretto della Torre Troviamo la prima lista di Forza Nuova, ne troveremo ancora, qui hanno fortuna perché con soli 5 voti 3,82% ottengono tre seggi, vista la presenza di una sola altra lista.

Arguello Sarà un caso che nei primi due comuni in ordine alfabetico sotto i mille della provincia “granda” ci siano due liste di Forza Nuova?, quella di Arguello presenta gli stessi otto candidati di Albaretto, cambiando ovviamente il sindaco, qui però le liste sono tre ed anche se una sembra presentata ad hoc per sbarrare il passo a FN, ottiene 27 voti pari al 23,08% (il comune e piccolissimo) bastano per fare 3 seggi visto che il movimento di Fiore non ottiene voti… ed é anche il primo 0% che troviamo, ma ne troveremo moltissimi.

Cissone risultato simile al 2019, la lista Insieme per Cissone prede 8 voti, pari comunque al 15,38%, il paese e minuscolo e votano in …52. Curiosamente il simbolo é simile a quello di una lista di Gambasca che non si trova esattamente nelle vicinanze, nel 2019 anzi espresse il sindaco, mentre nel 2024 viene sconfitta per soli 2 voti 117 a 115.

Igliano 67 abitanti ma 98 elettori, votano in 46. Uscendo dal discorso per un attimo c’é da chiedersi che senso abbiano comuni così minuscoli…. Qui ci sono due liste, evidentemente per motivi legati al quorum che comunque viene superato, la lista Insieme prende solo 7 voti (15,22%…) mentre la lista vincente ha la particolarità di presentare sette candidati su otto, sindaco compreso, con lo stesso cognome: Gonella. La situazione é speculare a quella del 2019. In questo caso merita veramente pubblicare il manifesto completo

Sambuco – l’elezione che tutti stavamo aspettanto! Ebbene si, il nostro comune preferito va al voto, il sindaco uscente non si ripresenta e neppure la sua lista, vince alla grande la candidata della lista che nel 2019 era arrivata seconda, questo da l’occasione ai nostri eroi di Amare Sambuc (il Ministero non riconosce il il cuore come una O), eredi della mitica lista che nel 2007 con ben 4 diconsi 4 voti elesse il sindaco, la novità é la presenza in lista dei protagonisti dell’epoca, Calleri e Rabellino, che però non sono stati elettiì. Grazie agli 11 voti (16,67%) ottenuti la lista ottiene, infatti, tre seggi. Nel 2019 era scattato un solo seggio per il candidato sindaco, residente in loco, e candidato anche nel 2024.

Stroppo : Salvo errori é l’unica lista del Partito Valore Umano, in passato più presente, ottiene solo due voti, probabilmente determinati visto che tra la 2024 -Lista Civica e la lista Trota (!!!) finisce 32 a 32 rendendo necessario il ballottaggio. Nel 2019 il PVU aveva ottenuto 3 seggi, tanto che in primo momento si era pensato che la lista Trota fosse stata “pescata” allo scopo di impedire eletti di fuori paese, evidentemente non é cosi. Chi sceglieranno i due elettori del PVU? al ballottaggio? Probabilmente Salsotto visto che si impone e si riconferma 39 a 30, va detto che per stessa ammissione di Abello (scritto nel programma) la lista Trota é formata da persone avulse dal territorio, quindi il risultato ottenuto é per certo versi sorprendente, come pure é strano il magro risultato del PVU che aveva in lista quattro candidati nati a Stroppo….

Novara

Cavaglietto– Unico comune preso in considerazione grazie alla presenza di Forza Nuova che schierava un consigliere uscente, eletto nel 2019 con un dignitoso 9,05% sempre con FN, niente da fare invece quest’anno, il 2,06% dato da 5 voti non bastano a strappare un seggio alla lista locale che arriva seconda ma con il 44,44%

Torino

Ala di Stura – Qui più fortuna per Forza Nuova, contrapposta ad una sola lista locale ottiene 25 voti (9,80%) e tre seggi

Cantoira -Ecco la prima delle liste Progetto Paese, soggetto politico già visto in passato e che sembra legata alla Associazione Diritti e Libertà. Contro le agguerrite due liste locali niente da fare con soli 5 voti (1,20%)

Exilles – No, non abbiamo sconfinato in Francia, egli anni del Fascismo la denominazione venne italianizzata in “Esille”, ma la forma originale fu ripristinata nel 1953, siamo sul confine, questo non impedisce a Progetto Paese di arrampicarsi fin qui, inutilmente visto che la concorrenza tra le due locali (86 a 79) gli lascia solo 2 voti (1,20%)

Ingria – il paese conta 42 abitanti anche se gli elettori sono ben 66, fa scalpore la presenza di tre liste (tanto da essere ripresa dai mass media), nel 2019 la seconda lista aveva ottenuto solo un voto ma sufficiente per eleggere tre consiglieri (ricordiamo che solo nel caso di zero voti non scattano seggi anche se le liste sono solo due), nel 2024 viene riconfermato il sindaco con 23 voti (56,10%) ma questa volta la lista Ingria 100% arriva al…. 31.71% (13 voti), ma anche Ingria per tutti, con i suoi 5 voti (quindi sicuramente meno dei candidati in lista) entra in consiglio con un seggio. Un particolare affollamento che ha attirato l’attenzione anche dei media : Elezioni comunali, viaggio a Ingria: il paese con 46 abitanti e 30 candidati (incluso mamma e figlio in liste diverse). «E spunta un terzo schieramento…» | Corriere.it

manifesto non disponibile

Mezzenile- la lista del paese prende l’80,52%, al secondo posto Libertà, chiaramente ispirata dalla omonima lista che ha corso a Europe e Regionali ma che in questo caso inserisce nel logo solo la pulce di ItalExit, salvo errori unica apparizione, per questa lista un discreto risultato 64 voti pari al 15,02%, rimane fuori Progetto Paese con i suoi 19 elettori (4,46%)

Pessinetto Progetto Paese e due locali, agli “esterni” arrivano 8 voti (2.22%) troppo pochi per fra scattare almeno un seggio, vince Tirelli 215 a 138

San Giorio di Susa – vale lo stesso discorso di Ala, Forza Nuova contro la locale, 23 voti (4,33%) e tre seggi, il movimento forzanovista presenta gli stessi otto candidati di Ala, con solo il cambio dovuto del candidato sindaco, stesso sistema utilizzato in altre province. (nb. Non é un errore il paese si chiama proprio così Giorio, non Giorgio…)

Vallo Torinese – niente da fare anche qui per Progetto Paese con i suoi 19 elettori (3,46%) anche se la seconda lista, Autonomia Collaborazione VAVA non fa moltissimo, 96 voti (20,78%)

Varisella: Ultima chance per Progetto Paese, niente da fare, 20 voti (4,06%) non fanno scattare nemmeno un seggio, ne fa tre La Varisella che vorrei che propone Roberto Vaglio, vecchia conoscenza dell’autonomismo regionale, in lista quattro candidati con lo stesso cognome del sindaco uscente e rieletto, Colombatto, il buon 42,39% ottenuto, però, fa dubitare che si tratti di una combine.

Vidracco – Con te per il Paese é la lista ispirata dalla Federazione di Damanhur che ha sede nel territorio del comune, da tempo amministra il paese, da alcune tornate viene presentata una seconda lista, sempre legata a Damanhur che raccoglie pochi voti, in questa occasione 28 pari al 10,26%, da tempo non si presentano altre liste di abitanti originari del luogo

Vercelli

Carisio – unica lista di Bene Comune fuori dal biellese, in questo caso viene inserito “PER CARISIO” del comune nella parte superiore del simbolo, ottiene 37 voti pari ad un dignitoso 7,94% (alcuni candidati sono residenti in un comune limitrofo) ma non bastano per fare un seggio, la lista vincente arriva al successo, battendo il sindaco uscente, con il 50,00% spaccato.

Guardabosone – Forza Nuova ne elegge altri 3 in questo comune, dove si presenta una sola lista locale, che ha nel simbolo unicamente un campanile, 11 voti (5,67%) bastano per portare a 12 il totale degli eletti forzanovisti in Piemonte, anche in questo caso gli otto candidati sono gli stessi di Cavaglietto. Da segnalare che i due candidati consiglieri eletti di FN hanno lo stesso cognome del candidato sindaco, probabilmente i figli, e sono gemelli, un gruppo consiliare sicuramente coeso.

In totale sono 12 i consiglieri eletti da Forza Nuova in Piemonte in questa tornata elettorale.

Rassa – il comune valsesiano ha 62 abitanti, tuttavia si presentano ben tre liste, anche se tutte con qualche legame con il paese, magari solo per la seconda residenza, viene rieletto il sindaco uscente, Barbaglia, con 29 voti, 22 vanno allo sfidante principale e solo 6 a Rassa e le sue Valli che candidava il candidato sconfitto nel 2019 e che questa volta rimane fuori dal consiglio.

Finiamo il tour piemontese (ma sicuramente qualcosa é sfuggito visto l’alto numero di piccoli comuni in regione) con una curiosità. Grignasco, 4345 abitanti, in provincia di Novara, va al voto. Annuncia la candidatura e inizia la campagna elettorale il Giuàn Baceja, insieme alla “consorte”, la Mariana Curbèla, si tratta della maschera del paese e si tratta, quindi, di una burla ben riuscita, tanto da meritare articolo e foto su La Stampa. Interessanti le proposte programmatiche , ovviamente in dialetto locale, che andiamo a tradurre: Ti vota al Giuan per ste ben an duman (vota il Giuan per stare bene un domani) Vota al Giuan e la Mariana per fe ciocca per na smana (vota il Giuan e la Mariana per ubriacarti per una settimana) questa proponeva un interessante voto di scambio: una settimana di libagioni da tenersi nella sede del comitato carnevalesco. Per la cronaca le liste erano quattro e l’elezione é stata molto tirata, perlomeno per le prime tre, chissà quanti voti avrebbe preso il Giuan?

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